Premessa

PREMESSA
Il bambino sviluppa la sua attitudine musicale nei primi anni di vita attraverso un’esposizione alla musica che rispetti le sue grandi capacità di ascolto e di assorbimento.

Per accennare brevemente alla metodologia usata nei nostri corsi, possiamo dire che la “Teoria e prassi dell’apprendimento musicale nella prima infanzia” (Music Learning Theory) di Edwin E. Gordon, prevede lo sviluppo del “pensiero” e del “linguaggio” musicale in modo molto simile a ciò che avviene per il linguaggio parlato: ovvero con naturalezza, partendo dalle prime “sillabe e parole” musicali, per avviarsi poi alla comprensione, elaborazione, realizzazione e composizione di strutture sempre più elaborate.

L’ascolto, il canto, la qualità della voce e del movimento, la varietà di proposte musicali, gli stimoli nei confronti dell’espressività, della relazione e della comunicazione, sono alcuni dei punti centrali del nostro modo di insegnare.

ORGANIZZAZIONE
Gli incontri avranno cadenza settimanale e si svolgeranno in un’atmosfera informale, che permetterà ai bambini di esprimersi in modo spontaneo e naturale.

I corsi di musica sono organizzati per fasce d’età.
I bambini fino a 3 anni frequentano le lezioni accompagnati da un genitore o da un accompagnatore, mentre a partire da 3/4 anni frequentano senza accompagnatori, in gruppo assieme ai loro compagni (gli accompagnatori attendono in uno spazio adiacente).

La durata delle lezioni è calibrata sulla capacità di attenzione dei bambini. Più sono piccoli, più la loro attenzione è intensa, ma di durata inferiore rispetto a quella di un adulto. Si può dire perciò che assorbano e apprendano più velocemente, ma stancandosi di più, necessitando più pause.
Per i bambini di 0-3 anni le lezioni durano 30’/40’ effettivi (escluso il momento dell’arrivo, sistemazione e partenza). Per i bambini di 4-5 anni durano 40’/50’. Per i bambini dai 6 anni le lezioni durano 60’/70’.


I CORSI per la fascia d’età 0-6
Lo sviluppo dell’Audiation prevede di incoraggiare e potenziare un ascolto attento e analitico, fin dai primi giorni di vita, che è strettamente connesso alla capacità di mettersi in relazione tra adulto e bambino. Al formarsi di un’immagine mentale musicale (l’Audiation, appunto), si invoglierà a collegare orecchio e voce con un percorso di riproduzione accurata di un insieme di suoni o di ritmi proposti dall’insegnante. Da parte del bambino/a più che di “imitazione” si tratterà di comprensione della proposta dell’insegnante e della volontà di fornire una risposta accurata. Più avanti, si lavorerà sulla coordinazione: ascolto – Audiation – respiro – movimento – voce, in seguito i bambini verranno condotti a individuare metro e tono di una composizione e a muoversi in modo sia libero, sia coordinato sulla musica: tutto ciò ovviamente in relazione alle caratteristiche proprie dell’età.
Durante il percorso, l’adulto (l’insegnante o il genitore) comunicherà con il bambino attraverso canti melodici e ritmici e accompagnamenti che presentano le seguenti caratteristiche:
canti senza parole, proprio per aiutare il bambino a concentrarsi totalmente sulla musica proposta;
canti brevi, perché l’attenzione dei piccoli è totale, ma limitata nel tempo;
canti complessi, perché crediamo fermamente nel rispetto del bambino e per questo lo si vuole trattare da persona competente e completa, benché ancora giovane.
canti vari, perché si vuole fornire agli allievi un vocabolario il più vario e completo possibile.

Durante la lezione, l’educatore musicale si preoccupa di collegare “contenuto musicale” e “contesto musicale“, parte e tutto, frammento sintattico o pilastro architettonico (armonico) della composizione e fluire totale. Questo avviene per gradi, con proposte musicali dell’insegnante, risposte dei bambini, rispecchiamenti e ricontestualizzazioni da parte dell’insegnante.
Un ruolo importante lo ha il silenzio, come momento interiore in cui il bambino può rielaborare la ricchezza di stimoli ricevuti e sviluppare la sua Audiation. Al termine di alcuni brani vengono proposte delle frasi musicali, i cosiddetti patterns, che servono a contestualizzare e analizzare ulteriormente ciò che si è ascoltato e allo stesso tempo servono come esercizi di riproduzione accurata, con la voce, di quanto ascoltato.

Dato che “il corpo sa prima che la mente comprenda”, citando Gordon, sappiamo che il movimento è di vitale importanza per i bambini e che la musica si apprende attraverso di esso.

0-3 anni
I primi tre anni di vita sono i più importanti per lo sviluppo dell’attitudine musicale del bambino; attitudine che si andrà stabilizzando poi con la crescita.
Il corso si svolge in un ambiente protetto e accogliente, nel quale instaurare un dialogo musicale con bambini e con chi sta loro abitualmente vicino. Si offre ai piccoli la possibilità di arricchire con la musica il proprio patrimonio espressivo e ai grandi l’occasione di imparare brani e attività da riproporre a casa.
Durante il corso si eseguiranno per i bambini melodie cantate di diversa natura e provenienza, coinvolgendo anche gli accompagnatori. L’esperienza in questo settore ha dimostrato il fortissimo interesse che la musica suscita nei bambini e la sorprendente capacità di reagire agli stimoli musicali dei neonati, che “rispondono” in modo intonato alle proposte dell’adulto in un vero, commovente, dialogo musicale.
Gli incontri saranno di 30 minuti (età 0 – 12 mesi e 12-24 mesi) e di 40 minuti (24 – 36 mesi). È richiesta la presenza di un adulto. Numero limitato di bambini per gruppo. La durata delle lezioni è calibrata sulla capacità di attenzione dei bambini.

3-6 anni
•Canto, gioco, suono e movimento per sviluppare l’Audiation, l’intonazione e il senso ritmico, la coordinazione e l’attenzione.
•Per cantare e imparare ad ascoltare
•Per pensare in musica… la musica
•Per divertirsi insieme e crescere in modo armonico.
Immersione nel linguaggio della musica. Le attività prevedono interazione tra canto, suono e movimento all’interno di dinamiche di gruppo.
La trasmissione delle competenze avverrà attraverso l’esempio e un tipo di educazione informale, perfettamente adatta all’età e attenta alle peculiarità di ogni singolo. L’approccio dinamico e partecipativo del gioco condurrà i bambini all’apprendimento della musica in modo spontaneo e stimolante, ma allo stesso tempo in linea con la più autentica essenza della musica.

Sviluppo della voce cantata: ricerca della qualità, dell’intonazione e dell’espressività // Movimento, spazio e senso ritmico // Canto di gruppo, a voce sola e a più voci (con accompagnamento vocale o a canone) // Canzoni composte in vari modi musicali e metri, da eseguire con e senza testo // Sviluppo dell’Audiation // Ascolto, confronto, riflessione, riproposta sulla base di canti e pattern melodici e ritmici // Giochi di fantasia, musica e movimento con e senza oggetti (cerchi, tondi di gomma, foulard, paracadute…) per la coordinazione respiro-voce-movimento-ritmo; per l’unione di competenze; per avvicinarsi alle funzioni e alla struttura sintattica della musica // Ricerca di soluzioni e invenzione (di un pattern ritmico; di una frase o di una rima; di un frammento melodico).
E gli strumenti? nel periodo conclusivo del corso faremo uso di strumenti a percussione e xilofono.
Il lavoro di coordinazione e movimento mira a una futura pratica strumentale, bisogna tuttavia tener conto dello sviluppo della motricità sottile, delle mani, dei bambini in modo da non operare delle forzature o in modo da non richieder loro prestazioni per cui, a quest’età, non sono ancora pronti.
Inoltre bisogna far attenzione a proporre a bambini di quest’età degli strumenti complessi: dal momento che spesso non è facile né immediato far risuonare uno strumento con la musica che hanno in testa, si può rischiare di deluderli e allontanarli dalla musica.
Gli incontri saranno di 40-45 minuti: la durata delle lezioni è infatti calibrata sulla capacità di attenzione dei bambini e può variare leggermente da lezione a lezione. I gruppi, di un numero limitato di bambini, sono omogenei per età (3-4, 4-5, 5-6 anni). Gli adulti possono attendere fuori dall’aula.

I corsi dai 6 anni in poi
La Music Learning Theory viene applicata  nello sviluppo dell’Audiation anche a partire dall’età scolare, con l’uso della voce, in coro, e nello studio di uno strumento musicale (violoncello con Paola Conte, pianoforte con
William Fanni e Daniele Longo, etc.).

Il corso, pensato per bambini di età scolare, ha lo scopo di trasmettere gli elementi fondamentali della sintassi musicale e di insegnare a utilizzarli sia per comprendere a fondo la musica, sia per poterla cantare ed eseguire in modo consapevole, sia per cominciare a crearla o modificarla, con piccoli, ma significativi, apporti personali creativi.
I bambini lavorano in gruppo, ma sono seguiti singolarmente, facendo attenzione alle necessità di ognuno e ai diversi stadi di sviluppo.
Oltre a rafforzare l’intonazione e il senso ritmico, perfezionare la coordinazione, sviluppare il vocabolario musicale e l’Audiation (la capacità di pensare musicalmente), ogni bambino, secondo i propri tempi e modi, imparerà a cantare a più voci, a improvvisare musicalmente, a riconoscere alcune tonalità e modi (maggiore, minore, dorico, frigio…), funzioni (tonica, dominante), metri ritmici (ternario, binario, metri inusuali).
A seconda dell’età e del percorso si arriverà a leggere e scrivere la musica.
All’interno del corso si potrà fare uso di strumenti musicali (percussioni, xilofono, flauto dolce, tastiera) affinché i bambini possano apprendere a porsi con naturalezza di fronte ad essi, imparando a collegare ciò che sentono interiormente e che possono esprimere con il loro corpo e con la loro voce, a ciò che possono ottenere da uno strumento musicale.
Gli incontri saranno di 60 minuti, una volta alla settimana.

La pratica strumentale secondo la MLT

Per Music Moves for Piano® si rimanda a: www.playando.org

 

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